Membership, #paroleinutili nel marketing

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Per la rubrica “parole inutili” oggi parliamo della fantomatica membership.

la membership nei post sponsorizzati

Questo qui sotto è il copy che accompagna molti degli annunci che vedo in questi giorni su Facebook e su Instagram, soprattutto su Instagram.

Iscriviti alla nostra membership e riceverai in omaggio un $qualcosa! (a fronte di una spesa di …)

Siamo tutti bombardati di pubblicità anche se solitamente sono post pubblicitari abbastanza ben profilati.

Questi invece sono fastidiosi, ho visto post relativi a ditte di traslochi, pronto intervento casa, bar, ristoranti, palestre, personal trainer, elettricisti e qualsivoglia tipologia di attività che non ha nulla a che vedere con me e con i miei interessi.

Quindi dal momento che solitamente ricevo soprattutto annunci relativi al digital marketing qui non c’è alcuna profilazione, semplicemente sparano nel mucchio.

e come vedete sono tutti uguali

Si tratta di annunci locali, ho avuto la conferma di questo chiedendo ad alcuni amici e ad alcuni clienti e che conoscono l’agenzia che li lancia.

Lo schema è  quello del magnet lead in altre parole si cerca di convincere qualcuno a lasciare i propri dati (tipicamente nome, email e telefono) in cambio di una sorta di regalo. Si tratta in effetti dell’iscrizione a una mailing list che qui hanno voluto chiamare “membership”.

Tutto bello, bellissimo, sembra un metodo efficace, ma c’è una serie di cose che non mi tornano.

La prima è la più importante cioè l’iscrizione ad una membership, analizziamola un attimo:

Che cosa è una membership? Secondo l’autorevole dizionario online inglese – italiano http://www.wordreference.com/enit/membership  vuole dire appartenenza ad un club o a un gruppo, formale o informale.

Ok, peccato che gli italiani siano tra i popoli che peggio parlano le lingue diverse dalla propria e spesso nemmeno quella.

Quindi si tratta di qualcosa che non ha molto senso per chi distrattamente vede un post su un social e non ha la benché minima idea di che cosa si tratti.

Una parola alternativa che sarebbe più comprensibile è community ma non è esattamente ciò di cui stiamo parlando, la verità è che la membership in questione è una banalissima mailing list.

Cioè un lista di indirizzi email consensati ai quali mandare pubblicità e su questo ci torno dopo.

Punto numero due: ma davvero una persona qualunque come me può iscriversi alla mailing list di una ditta di traslochi, di impianti elettrici o di ristrutturazioni domestiche?  

Secondo voi davvero ci sono persone che aspettano di ricevere nella posta elettronica gli aggiornamenti di una ditta di traslochi?

Ma quante volte traslocate all’anno? Quante volte ristrutturate il bagno?

È così vitale essere aggiornati su queste cose? Ma non siamo già troppo invasi da informazioni di nessuna utilità?

Queste sono follie e vendere un servizio di questo tipo ad aziende con clienti che non effettuano acquisti ricorrenti è scorretto.

Pensiamoci un attimo voi vi iscrivereste a una mailing list di una impresa di onoranze funebri? Guardate che è la stessa cosa per la ristrutturazione casa o i traslochi.

Ed è ora di finirla con le scemenze.

L’ultimo punto è abbastanza importante perché ha che fare con la privacy.

La questione del consenso

La landing page di queste campagne non è mai sul sito dell’azienda pubblicizzata ma è sempre una pagina dell’agenzia. In pratica forniamo i nostri dati a un terzo soggetto convinti che sia quello che fa la promo invece li stiamo dando all’agenzia di pubblicità che ne farà ciò che vuole visto che ha il consenso.

Sarebbe da verificare da un punto di vista legale cosa dice il GDPR.

Glossario

Alcuni termini tecnici meritano un minimo di spiegazione, eccola:

Landing Page: pagina di atterraggio cioè la pagina che si apre cliccando sul link di un annuncio. Ce ne sono di vario tipo, quelle che vi chiedono i dati per iscrivervi a una qualunque mailing list si chiamano anche squeeze page.

Magnet Lead: in italiano la calamita per i contatti, detto ancora meglio l’esca per i contatti. Un gadget, un e-book o qualunque altra cosa offerta in cambio della iscrizione a una mailing list.

Mailing List: lista di destinatari a cui spedire materiale informativo o promozionale. Le newsletter (anche la mia e se non siete iscritti vi invito a farlo) vengono spedite a delle mailing list.

E voi, cosa ne pensate di questa modalità pubblicitaria? Scrivetemelo qui sotto nei commenti o mandatemi una mail, sono curioso di conoscere il vostro parere.

1 commento su “Membership, #paroleinutili nel marketing”

  1. ..che dire.. la triste verità! Soft stalking.. ma nemmeno tanto soft. Non tutti possono permettersi un servizio studiato ad hoc, costruito sulla loro storia, credibilità, competenza e quanto di meglio un fornitore di qualsivoglia servizio abbia da proporre.. ma un format anonimo, uguale per tutti! Voglio pensare che un servizio così scadente costi poco, anzi deve essere per forza così. Perche la qualità non è mai a buon mercato e la professionalità va pagata.

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