Cosa fare se ti rubano le foto sul web (e sui social)

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Foto rubate sul web: il termini del problema

Foto rubate vuol dire che qualcuno vede delle immagini sulla tua pagina Instagram, su Facebook o sul tuo sito e se ne impossessa, utilizzandole come se fossero sue.

Ti hanno mai rubato una foto sul web? A me sì e succede a molti di noi, ogni giorno, nella peggiore delle ipotesi il ladro si spaccia per l’autore. La facilità di catturare lo schermo o di scaricare le foto dai siti è tale che chiunque può farlo impunemente. Spesso senza pensare che dietro una foto a volte c’è impegno, lavoro, km e anche soldi.

Chi usa la fotografia per promuovere la propria azienda e che quindi produce o acquista immagini che poi pubblica sul proprio sito e sui propri profili social è particolarmente esposto al furto di immagini.

A me è successo in diverse occasioni, sia come privato che con Viaggio in Sardegna, ma è successo a anche Sara e a molti altri fotografi che conosco.

Il caso più recente di cui sono a conoscenza è quello di una nota azienda agricola che ha visto le sue foto rubate e utilizzate senza autorizzazione nel materiale promozionale di alcuni consorzi lattiero caseari.

Giustamente se ne è lamentata pubblicamente.

Il fatto che sia possibile scaricare facilmente qualunque immagine dal web o peggio riutilizzarla, non significa che si debba fare e la legge è piuttosto precisa in tal senso.

La legge sulla tutela del diritto d’autore

La migliore risorsa disponibile online a riguardo è naturalmente il sito https://www.dirittodautore.it che ha realizzato la guida al diritto d’autore online e contiene molte risorse indispensabili.

Per quello che serve a noi il capitolo più interessante è sicuramente questo: https://www.dirittodautore.it/la-guida-al-diritto-dautore/le-difese-e-le-sanzioni/le-difese-e-le-sanzioni-civili/ è ovviamente scritto con un linguaggio tecnico (legale) per cui va letto con molta attenzione.

Quello che però è importante sapere, è che siamo tutelati dalla legge e che possiamo far valere il nostro diritto a vedere riconosciuta la proprietà intellettuale di un’opera, sia essa una fotografia, una registrazione audio o video o naturalmente uno scritto.

E notate che il diritto al riconoscimento della proprietà intellettuale è cosa più forte e stringente della proprietà intellettuale stessa che è per sua stessa natura intangibile e inscalfibile.

Foto rubate: sì ma che fare in pratica?

Siccome questo articolo ha un taglio molto pratico, non devo spiegare a chi solitamente si appropria di foto altrui i motivi etici per cui non dovrebbe farlo, preferisco dirgli a cosa può andare incontro.

E soprattutto preferisco spiegare al derubato, cioè a chi scopre che le proprie foto sono state rubate e impiegate abusivamente come tutelarsi ed avere il giusto riconoscimento in tutte le sedi.

Quindi spiegherò come segnalare a Facebook, Instagram e Twitter che qualcuno ha preso le nostre foto senza autorizzazione raccontando se possibile un paio di casi accaduti e l’esito.

Spiegherò anche come sollecitare chi ha preso le nostre foto a toglierle oppure a riconoscerci i diritti ed anche eventualmente a farlo in termini economici, cioè pagando.

Quali sono i casi che possono capitare

A seconda del tipo di utilizzo possono presentarsi casi diversi. In questo articolo mi occuperò esclusivamente della tematica commerciale, cioè di foto rubate da soggetti a scopo promozionale e di marketing.

Non tratterò invece il caso di foto scambiate privatamente e poi diffuse, il cosiddetto revenge porn oppure il furto di foto profilo per altri scopi.

Foto rubate dal sito e impiegate su un altro sito.

È senza dubbio il caso più diffuso e capita che i clienti a volte forniscano del materiale fotografico e questo sia di dubbia provenienza.

Succede abbastanza spesso nel mio ambito di lavoro, quello dell’immobiliare turistico. Faccio un esempio: le ville in affitto in Costa Smeralda sono proposte su molti siti, ma sono sempre le stesse case.

Adesso la situazione è notevolmente migliorata, ma fino a qualche tempo fa era normale vedere sempre le stesse foto su ville che pur avendo nomi di fantasia e quindi differenti, erano presenti nel listino di diverse agenzie.

Come queste foto passassero da una agenzia all’altra non è del tutto chiaro, ma spesso venivano scaricate dai siti e addirittura rimarchiate. Oggigiorno fortunatamente, ogni agenzia acquista dei servizi fotografici, se il proprietario non ha già provveduto a farlo e così il problema è risolto.

Ma nel caso che il problema si presenti…

Come fare a scoprire che vi hanno rubato le foto?

Ci sono foto che ovviamente sono più belle di altre, spesso sono proprio queste che attirano l’attenzione e quindi sono soggette al furto.

Il modo più semplice é inserirle nella ricerca immagini di Google http://www.google.it/imghp e vedere se sono state pubblicate da altre parti.

ricerca immagini di Google
Ecco come si presenta il servizio di ricerca di immagini su Google

A quel punto si va avanti con una ricerca più approfondita e ci si mette in contatto con i titolari dei siti spiegando le proprie ragioni.
Ci possono essere due casi:

  • 1) Si stratta di un privato con un sito amatoriale
  • 2) Si tratta di un’azienda

Nel primo caso lo si invita bonariamente a indicare l’autore o rimuovere l’immagine e solitamente non ci sono problemi, tutto si risolve in pochissimo tempo.

Nel secondo caso, allo stesso modo, si fa notare il problema e si chiede che l’immagine sia rimossa o in alternativa si propone l’acquisto a un congruo prezzo.

Ma come si fa per il prezzo? Ci sono dei tariffari online, quello che seguo io è questo: http://www.tariffario.org/ ma è molto probabile che non si ottenga alcuna risposta almeno alla prima mail .

È anche possibile che la risposta non sia affatto in linea con quello che dovrebbe essere il comportamento di chi è in torto, per esempio potrebbero deridervi, minacciarvi o non rispondervi affatto.
Per ognuno di questi casi c’è una risposta e le vediamo subito:

Derisione

Solitamente del tipo “ma guarda che dovresti ringraziarci che abbiamo pubblicato una tua foto” tacendo il fatto che

  • 1) non hanno inserito i crediti,
  • 2) non erano autorizzati a pubblicarla.

In questo caso la cosa più semplice da fare è una PEC nella quale si rinnova la richiesta e si minacciano vie legali.

Uno schema classico è questo:

Chiedo che venga rimossa la foto in oggetto entro giorni 3 (tre) dal ricevimento della presente. In difetto mi vedrò costretto a rivolgermi alla competente Procura della Repubblica di … per la tutela del mio diritto d’autore ai sensi della vigente normativa in materia. Mi riservo altresì di procedere anche in sede civile per l’eventuale risarcimento del danno.

Ovviamente ve la scriverà il vostro avvocato, ma non è strettamente indispensabile, di solito è un mezzo piuttosto efficace.

Minaccia

Una delle cose che potrebbero dire è che la foto l’hanno avuta da altri, che siete voi che dovrete dimostrare il diritto al suo utilizzo e che se insistete adiranno le vie legali.

Ok, in questo caso PEC immediata come sopra e pubblicate su tutti i social le loro minacce. Inutile perdere altro tempo, succederà che vi scriveranno dicendo che c’è “stato un errore, la persona che vi ha risposto non era autorizzata a farlo e che sono disponibili a risolvere la questione bonariamente“.

Nessuna risposta

Per prima cosa controllate chi gestisce il sito, è molto facile risalire al mantainer. Dovete sapere infatti che in caso di violazioni della legge se il mantainer ne viene a conoscenza è penalmente responsabile. Per cui segnalate al mantainer la violazione.

Come scoprite chi è?

Semplicissimo:
http://whois.domaintools.com/ inserite il dominio del sito e tra i dati che vi appariranno c’è anche il mantainer a cui segnalare e che potrebbe d’ufficio eliminare la foto rubata.

whois di domaintools
La schermata di Domaintools con il servizio whois che vi dice a chi appartiene un dominio e dove è ospitato

Altra possibilità, se ci sono violazioni dei termini di servizio per la pubblicità, come nel caso di Google ADS, è possibile segnalare a Google che provvederà a bloccare gli annunci incriminati e così gli toccate subito la tasca.

A noi è successo con l’articolo sulle cicogne che è stato ripreso pari pari e le foto sono state anche tagliate per eliminare la filigrana di Sara che le aveva scattate.

In questo caso oltre alle foto c’era anche il plagio, abbiamo reagito immediatamente e nel giro di poche ora la cosa si è risolta.

Quello che da veramente fastidio è che è stata una testata giornalistica online ad appropriarsi sia delle foto che dell’articolo. Sulle prime hanno fatto lo gnorri, salvo poi arrivare a più miti consigli dopo che li abbiamo sputtanati sui social.

E quando invece chi ruba le foto lo fa su un social?

In questo caso è più semplice, perché i social hanno tutti degli strumenti per risolvere questo tipo di problematiche. Analizziamoli uno per uno:

Come segnalare a Facebook il furto delle foto

È piuttosto semplice, qui c’è la procedura completa: https://www.facebook.com/help/325058084212425?helpref=related
Questo è il modulo che avvia la procedura.
Dovrete inserire ovviamente una serie di dati che vi verranno chiesti durante la procedura per verificare la vostra foto.

segnalazione facebook
Ecco la schermata di Facebook per la segnalazione, dalla quale si attiva una procedura guidata.

Ma cosa succede a qualcuno che viola ripetutamente il diritto d’autore?

Chi dovesse pubblicare ripetutamente contenuti che violano il diritto d’autore rischia che il suo account venga disabilitato oppure la Pagina potrebbe essere rimossa secondo la normativa sulle violazioni ricorrenti di Facebook. Oltre a eventualmente una serie di sanzioni accessorie che entrerebbero in azione ben prima come per esempio la limitazione alla pubblicazione ecc.

Come segnalare a Instagram il furto delle foto

Mi è successo di dover segnalare una violazione a Instagram l’anno scorso, quando pubblicai su viaggioinsardegna.net e poi sul mio profilo, la foto del masso all’ingresso della Costa Smeralda coperto di neve.

La foto ebbe un record di like, di visualizzazioni e di repost sulla pagina de La Nuova Sardegna che fece un repost regolare, ma fu anche rubacchiata da diverse persone. Una in particolare che mi fu segnalata la spacciava per sua raccontando addirittura di come l’aveva scattata.

Le scrissi un commento sul suo post e mi aggredì, per cui senza stare a perdere altro tempo segnalai la cosa a Instagram. Iniziò una procedura un po’ lunga, dovetti fornire anche l’originale che fu confrontato con quella incriminata e la cosa si risolse con la CANCELLAZIONE dell’account della scema che faceva pure l’arrogante.

Come si fa? Molto semplice da computer si accede qui: https://help.instagram.com/contact/372592039493026?helpref=faq_content e poi è sostanzialmente la stessa procedura di facebook.

segnalazione instagram
Ecco la pagina per la procedura di segnalazione su Instagram

Ci vuole, come ho detto un po’ di tempo, ma ne vale la pena.

Come segnalare a Twitter il furto delle foto

Anche per Twitter esiste un modulo questo: https://help.twitter.com/forms/dmca consiglio inoltre di andare a leggere con una certa attenzione le norma relative alla violazione del copyright, perché ci sono alcuni distinguo che per esempio su Facebook e su Instagram non ho trovato e cioè il rimando al cosiddetto uso equo https://help.twitter.com/it/rules-and-policies/fair-use-policy

segnalazione twitter
Ecco la pagina di segnalazione di Twitter come vedete è un po’ diversa dalle altre due.

Conclusioni

Spero di essere stato esaustivo, ma siccome so bene che si tratta di un argomento di grande interesse per cui consideratelo un articolo in evoluzione.

So bene che ci sono molti altri social che magari non uso e che però hanno sistemi per proteggere il Diritto d’Autore. Per esempio potrebbe essere interessante vedere come funziona Tumblr e quindi mi informerò.

Per questo motivo se me li segnalerete studierò la cosa e aggiornerò l’articolo con altre piattaforme.

Ovviamente questi non sono consigli legali, se avete dubbi in tal senso consultate un avvocato.

6 commenti su “Cosa fare se ti rubano le foto sul web (e sui social)”

  1. Ma fare delle rimostranze per delle foto rubate, come scritto sopra, la foto rubata deve avere il copyright, o fa testo la data delle pubblicazione da parte mia e il furto subito naturalmente dopoi la mia pubblicazione?

    • Qui si parla di pubblicazione.
      La data certa è quella della pubblicazione ma il copyright nasce al momento stesso della creazione dell’opera d’ingegno, essere autore di una immagine è connaturato all’esistenza stessa dell’immagine. Si tratta di una fatto oggettivo da cui nasce un diritto.
      Un caso estremo: se una persona ti ruba una scheda di memoria e poi pubblicale foto, chi è che ha i diritti sulle stesse?

  2. Buonasera, mi trovo a “combattere” un caso di appropriazione indebita di immagini da Instagram che si ripete oramai quotidianamente.
    L’account è praticamente un clone del mio (anche nel nome) e utilizza le mie foto, cancellando il watermark.
    Interpellato più volte, non ha risposto.
    Ho segnalato al support center di Instagram, ma finora (2 settimane) nessuna risposta.
    Cosa altro potrei fare per debellare questo idiota?

    • Buonasera Anna, è molto simile alla situazione in cui mi sono trovato io qualche volta su Instagram.
      La segnalazione è l’unica cosa che davvero è efficace ma non da risultati immediati anche nel mio caso sono state necessarie alcune settimane, un tecnica efficace però consiste nel sottoporre il problema ai propri follower e invitarli sistematicamente segnalare le foto rubate.

      Ovviamente esiste sempre la possibilità di denunciare all’AGCOM la violazione del diritto d’autore, la procedura completa la trovi qui: https://www.laleggepertutti.it/50079_come-denunciare-allagcom-un-sito-per-violazione-del-diritto-dautore

      La denuncia è ovviamente un cosa molto più pesante e potenzialmente costosa per cui devi valutare bene se è il caso.

  3. Manca come segnalare in caso di web Scraping. C’è qualche novità? Ho segnalato ai provider su cui sono ospitate le decine e decine di siti che hanno raschiato il mio sito ma la risposta è quella che non è di loro competenza

    • Sì, hai ragione, non ho citato questa tecnica e d’altra parte l’articolo è già di per se un po’ lunghetto, però hai fatto benissimo a segnalarmelo perché in un futuro aggiornamento ne terrò conto.
      Per quello che riguarda la segnalazione però non c’è molta differenza rispetto agli altri casi nel senso che:

      • Il provider non può fare molto e inoltre non ci sono accorgimenti tecnici che possano limitare il web scraping almeno per quello che riguarda le directories pubblicamente accessibili.
      • La responsabilità della violazione è sempre di chi ruba e la segnalazione va fatta ai singoli soggetti che hanno sottratto i contenuti

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