E perchè una fanpage e non un profilo per gestire le relazioni col pubblico..
Dirò una cosa forte:
Se non sei su Facebook non esisti. E visto l’andazzo, tra poco anche su Twitter e Instagram.
Se l’affermazione che ho fatto ti suona strana o pensi che non sia vera, probabilmente non fai parte del mio pubblico e forse sei capitato qui per caso, ma se hai una attività ed hai un po’ di tempo a disposizione, prova a leggere un po’ in giro e scoprirai che quello che ho scritto è la pura verità.
Si dice da secoli: “L’uomo è un animale sociale” e pur senza scomodare i classici, è un dato di fatto che la socialità della nostra specie e il nostro vivere in comunità più o meno grandi è stato uno dei fattori determinanti del nostro successo dal punto di vista evolutivo.
Il limite a questa socialità è sempre stato fisico, l’impossibilità per secoli di andare oltre la distanza permessa dalla propria voce per poter dare una notizia in tempo reale e riceverne un riscontro. La scena di Ponzio Pilato che chiede alla folla di scegliere tra Gesù e Barabba è un esempio calzante.
Oggi questo limite, per chi vive nelle aree più ricche del mondo non esiste più, ed è possibile raggiungere chiunque, ed avere un feedback in tempo reale.
Fatta questa premessa, Facebook è il mezzo che in questo momento per completezza di strumenti e capillare distribuzione, consente di raggiungere il maggior numero di personas, cioè di profili utente specifici suddivisi per età, genere, livello di istruzione, attività professionale, gusti personali e molti altri parametri che si possono decidere di volta in volta, compresa ovviamente la loro posizione geografica.
Ecco perché tutte le attività grandi e piccole sono su Facebook e come ho spiegato in un articolo precedente alcune (poche e piccole) aziende addirittura hanno preferito la presenza su Facebook ad un vero e proprio sito istituzionale.
Il tema è: posto che essere presenti su Facebook è indispensabile, quale tipo di presenza è efficace e funzionale?
Apparentemente le scelte sono due: il profilo e la fanpage vediamo quindi le differenze così che poi alla fine capiremo meglio quale soluzione conviene adottare
Il profilo
Il profilo facebook rappresenta un individuo reale una persona, ed è considerato privato, anche se aperto alla visibilità pubblica a volte, non è pensato per rappresentare una azienda, e facebook potrebbe chiudere un profilo usato impropriamente.
Un profilo non è normalmente visibile al di fuori di facebook, la sua visibilità è normalmente subordinata al fatto di essere loggati, secondariamente, la persona che è titolare del profilo potrebbe anche limitare questa visibilità esclusivamente ai propri amici.
I profili hanno un numero limitato di amici, 5000, che anche se è un numero enorme per una persona comune ma è ovviamente una limitazione invece molto grande per una azienda.
Il rapporto di amicizia tra profili crea una comunicazione bidirezionale, ogni amico può scrivere e commentare sul profilo dell’altro anche se ultimamente sono state aggiunte delle limitazioni, la reciproca condivisione è la parte fondamentale del rapporto che lega gli amici e che evidentemente non ha senso in un contesto aziendale.
Il profilo in questo contesto di comunicazioni bidirezionale può fare molte cose ad personam come chattare, taggare altri profili e/o pagine, mandare messaggi privati ecc. tutte cose che la pagina non può fare anche perchè non hanno senso. La pagina comunica sempre a tutti al massimo risponde ai messaggi ed ai commenti dei post.
Mentre nel profilo l’unico gestore e responsabile è sempre il titolare, se questa può sembrare una cosa di poco conto in una piccola impresa individuale ecco che diventa di vitale importanza quando invece la comunicazione viene effettuata su più livelli e a diverso grado di coinvolgimento nelle funzioni aziendali.
La fanpage
É stata studiata per le aziende gli enti e i personaggi pubblici con degli strumenti pensati per la comunicazione aziendale.
La pagina comunica sempre erga omnes, cioè i post sono indirizzati a tutti i fan, i fan non hanno necessità di essere approvati per seguire una pagina a differenza di quanto accade con gli amici per i profili, ma possono essere bloccati se molesti.
La pagina può ospitare tutta una serie di applicazioni aggiuntive che consentono di far cose particolari, carrelli della spesa, moduli di prenotazione sondaggi, couponing ecc.
E poi una delle cose più importanti per chi fa marketing sui social network le pagine hanno un sistema, insight, che fornisce una grande quantità di statistiche sugli accessi, le conversioni, la portata, ed il coinvolgimento degli utenti/fan nelle attività della pagina.
La vocazione aziendale della fanpage è evidente quando si tiene presente che più individui ciascuno con il suo profilo può a vario titolo e con ruoli diversi concorrere alla gestione della fanpage.
Il caso per esempio di una concessionaria di automobili con annessa officina, reparto ricambi, revisioni e autosalone, richiede pur nelle diverse aree una sola strategia di comunicazione, declinata secondo specifiche modalità, da qui diversi responsabili ed infine un supervisore a garanzia della coerenza della linea editoriale.
A questo punto appare scontato che solo una fanpage e non un profilo possono essere impiegati per la presenza di una azienda sul social network:
La fanpage è in grado di garantire, uniformità ed una coerenza della comunicazione aziendale verso il suo pubblico, misurarne gli effetti, ed impiegare tutta una serie di app studiate per ampliarne la funzionalità.
Inoltre è il naturale veicolo per l’advertising su facebook e non ha alcun limite di fan. Insomma se cercate una soluzione per utilizzare il social network per l’azienda la fanpage è la soluzione, il profilo alla lunga può essere invece solo un problema.