La fotografia è una mia passione e sono tra i fortunati che scattano anche per lavoro e non solo per divertimento.
Selezionare, selezionare e ancora selezionare
Questo mi fa essere molto attento nel selezionare tra i miei scatti quelli che valgono qualcosa rispetto a quelli che posso considerare pattume. Per questo motivo non pubblico sui social ne sul mio blog, foto che ritengo prive delle qualità minime indispensabili.
Queste qualità sono naturalmente di ordine tecnico: composizione, esposizione, assenza di mosso, bilanciamento cromatico, nitidezza. E di ordine artistico come per esempio: rilevanza sociale, gradevolezza, armonia dei colori, storia e una serie di aspetti poco definibili ma per me ugualmente importanti.
A volte anche foto che potrei considerare gradevoli o persino belle, non le pubblico perché per esempio le trovo “fuori tempo” o inopportune. È una mia personale forma di autocensura contro quello che considero brutto.
Il gregge o il branco, dipende dai casi
Ed ora vengo al punto: solitamente chi pubblica una foto su un social network si aspetta un feedback, come minimo un like ma possibilmente anche qualcosa in più, come ad esempio un apprezzamento più esteso: bella, bellissima, straordinaria ecc.
Per qualche strana forma di conformismo, questa è diventata più o meno una sorta di legge. Sembra infatti che ogni stronzata pubblicata richieda un like, come minimo!
Rendiamoci conto che il cuore o il like su una foto è semplicemente un segno di spunta, che vuole dire: “Ok, l’ho vista”.
Le foto brutte, un dramma senza fine
Capita a tutti di lasciarsi sfuggire una foto di cacca, a volte anche più di una, a me è successo diverse volte e con sommo fastidio.
Non c’è nulla di male in realtà, siamo umani e succede. E quando trovo una foto che non mi piace NON metto il like e per evitare discussioni NON commento neppure.
Non lo faccio su Instagram, né su Facebook né su altri social.
Poiché ho anche una vita, non sempre riesco a vedere tutta la produzione di immagini che transita sui social e siccome non faccio l’editor di professione, non è mio compito giudicare le foto degli altri.
Quindi se non ho commentato una foto, forse non l’ho vista ma lo stesso vale se non ho messo il like. E anche se l’avessi vista, non metterei mai una critica negativa non richiesta.
Questo perché il disappunto che colpisce l’autore, anche con una sola foto bocciata, solitamente supera il piacere per tutte le altre foto che invece sono state apprezzate. Lo so perché succede anche a me.
Se però mi si chiede un commento allora la regola è semplice quanto crudele:
non farmi la domanda se non sei sicuro di sopportare la risposta.
Infine l’ultimo caso: quello di un album con più fotografie in cui magari a una ho messo il like e all’altra no. Ovviamente le ho viste tutte, per cui dove non c’è il like la foto non mi piace, a meno che non ci sia il like all’album che in tal caso salva tutte le foto.
Per quanto riguarda le mie foto invece, non sono un mendicante di like e vivo benissimo senza. Sono infatti così severo con me stesso che aver pubblicato uno scatto è già un premio sufficiente.