Il sito scippato

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Partiamo da un presupposto, se sul vostro sito web non potete accedere per fare una qualunque operazione come per esempio caricare un file, quel sito in effetti non è vostro.

Se poi il dominio non è registrato a vostro nome ancora peggio.
È come dover andare in concessionaria per farsi aprire il cofano della macchina.

Cosa fare se il fornitore registra il vostro sito a suo nome e non lo molla.

Come sempre lo spunto mi arriva dai clienti: nel giro di poche settimane due diverse aziende mi hanno chiesto cosa fare del vecchio sito visto che non lo potevano cancellare in autonomia.

Capita che alcuni domini siano stati registrati non a nome del committente ma del fornitore, spesso avviene per comodità o perché al momento mancavano alcuni dati, è una pratica ritenuta normale ed è capitato anche a me. Ma non mi piace farlo e lo sconsiglio perché crea complicazioni soprattutto in caso di operazioni di gestione del dominio.

In ogni caso il dominio deve essere registrato prima o poi a nome del soggetto titolare della azienda committente poiché per la legge italiana è assimilabile all’insegna del negozio o alla ditta.

In questo caso per l’autority il vecchio dominio non è il nostro e quindi non ci rilascia il codice authinfo e non possiamo utilizzare il dominio ne reindirizzare il traffico sul nostro nuovo sito o comunque averne la piena disponibilità.

Si tratta di una pratica piuttosto diffusa ma che crea spesso problemi per cui il mio consiglio è di verificare se il dominio della vostra azienda è di vostra proprietà e se così non fosse far cambiare i dati di registrazione (naturalmente posso farlo io per voi se preferite).

I passi da compiere quindi sono:

Andare sul sito del registro http://www.nic.it/ e fare una visura, è semplice e gratuito. Una tipica schermata di un sito in cui è tutto a posto è questa:

I dati di registrazione di un dominio dal sito del registo http://www.nic.it/
I dati di registrazione di un dominio dal sito del registro http://www.nic.it/

Come si può notare c’è scritto il nome del dominio, il registrante (cioè il titolare del dominio), il contatto amministrativo (cioè chi lo gestisce e in questo caso sono io), più una serie di altre informazioni. Se il registrante non è il titolare del dominio allora abbiamo il problema di cui parlavo e occorre chiederne conto al fornitore nel seguente modo:

Scrivere una mail al fornitore allegando la schermata e chiedere pacatamente di cambiare i dati del registrante inserendo i propri:ragione sociale e indirizzo della azienda, nome e cognome del titolare e codice fiscale, mail del titolare, e numero di telefono.

La cosa più importante è la mail perché a quella mail verrà spedito l’authinfo che è indispensabile per poter operare un trasferimento del domino ad altro mantainer.

Una volta che saremo avvisati che la variazione è stata fatta si chiede al vecchio fornitore di rilasciare l’authinfo che verrà recapitato nella nostra mail e a quel punto entro cinque giorni possiamo cambiare mantainer e acquistare un servizio di redirect verso il nostro sito nuovo ed ufficiale.

Se invece il fornitore non vi risponde, o peggio vi risponde che non sistema la cosa allora chiamate il vostro avvocato spiegategli la situazione e iniziate a mandare raccomandate, ma di solito una mail è sufficente.