La bellezza ci salverà? Piccolo manuale di sopravvivenza per proprietari di siti brutti

Home » Blog » News e Social » La bellezza ci salverà? Piccolo manuale di sopravvivenza per proprietari di siti brutti

Si dice che “Ogni scarafone è bello a mamma sua”, peccato che in un prodotto visuale come un sito web, il suo aspetto grafico è da tenere in massima considerazione.

Ci sono in giro troppi siti che sono cimiteri del buon gusto e fanno scappare i visitatori a gambe levate.

Un sito web solitamente non è una galleria d’arte, ciononostante deve essere piacevole. Un imprenditore fa realizzare un sito per un motivo preciso: vendere di più della concorrenza. Possibilmente vorrebbe anche non farsi intrappolare in una guerra di prezzi, evidenziando le proprie specificità.

Siccome però tutto è diventato molto veloce e sembra che il tempo non basti mai, i siti li guardiamo senza leggerli e solo le immagini sul sito guidano la navigazione. Anche se spesso non ci facciamo caso,  tutti i siti moderni e funzionali (e sottolineo funzionali) hanno interfacce utente abbastanza simili, e molti elementi grafici in comune (menu, pulsanti, icone, ecc. ).

Le tendenze e le linee guida sono oramai consolidate in modo da garantire la migliore usabilità, per cui quello che davvero fa la differenza sono le immagini e soprattutto le fotografie.

Non solo, in futuro il posizionamento di un sito dipenderà sempre più anche dalla sua gradevolezza, almeno stando alle linee guida che di volta in volta vengono pubblicate da Google, e voglio far notare che la gradevolezza di un sito NON è un parametro soggettivo, dal momento che comprende una serie caratteristiche che nel tempo sono state riconosciute come essenziali per una buona fruizione. Si va da una corretta spaziatura del testo, al suo aspetto ordinato, alla disposizione delle voci di menu, gli schemi di colore, il rapporto tra pieni e vuoti, e naturalmente le immagini.

Fotografie brutte rendono un sito brutto.

Capisci che anche se ti trovano subito ma poi il tuo sito fa cagare, hai comunque un bel problema, infatti, se il tuo sito mi respinge perché è orrendo io non leggerò i motivi per i quali dovrei acquistare da te.

E siamo tornati cioè al punto di partenza la differenze tra siti belli e siti brutti diventa la differenza tra vendere o meno.

Sarò più chiaro, da consumatori usiamo internet per vagliare qualunque proposta commerciale e trovare la migliore, lo facciamo tutti, i mercati sono saturi, c’è una concorrenza molto agguerrita e se non si mettono in campo tutte le azioni necessarie ad ottenere il migliore risultato si rischia di perdere clienti e di non attrarne di nuovi.

Faccio un esempio: nel sito di un ristorante mi aspetto di trovare alcune cose:

  • Le fotografie dei piatti, che devono rendere una idea molto chiara e solleticare il desiderio mostrando piatti appetitosi presentati in maniera impeccabile, invitanti all’assaggio.
  • Le fotografie della sala, che deve essere accogliente e ispirare sensazioni piacevoli e coerenti con l’esperienza che si vuole dare ai potenziali clienti.
  • Le fotografie dello staff, che mi devono trasmettere cordialità, pulizia e ordine, simpatia.

E naturalmente, testi adeguati.

Come mai di solito questo non avviene? Potrei fare un lungo elenco anche solo nei dintorni della mia città e in Costa Smeralda, di siti che fanno pena.

Con le immagini si selezionano anche i potenziali clienti, infatti se mi piace il pesce o la carne e vedo solo foto di piatti vegani ovviamente non è il posto per me, è talmente ovvio che non mi dilungherò in questo, in ogni caso la mia impressione vedendo diversi siti anche di attività rinomate è che non ci sia alcuna attenzione a questo aspetto.

Purtroppo vedo un moltissime produzioni anonime, brutte nelle foto e insignificanti come testi.

È ora di cambiare strada, i siti brutti dovrebbero sparire, basta con le cagate non se ne può più. Io stesso sto riconsiderando criticamente ciò che ho prodotto in passato quando lavoravo per altre aziende.

Bene ora dopo le critiche, pochi consigli a chi desidera farsi fare un nuovo sito o ristrutturare il vecchio:

  1. Guardati intorno, cerca di capire quali sono le tendenze che animano il tuo settore e sii umile, anche se l’erba del vicino non è necessariamente più verde spesso ci sono spunti interessanti ed idee che non avevi considerato, segui la corrente ma differenziati per i contenuti.
  2. Affidati ad un professionista per le foto, alcuni generi fotografici come il “food” o l’architettura, ma anche lo still life industriale, richiedono attrezzature e conoscenze tecniche che non sono alla portata di tutti i fotografi per cui dai una occhiata ai loro portfolio.
  3. Non rubare le foto su internet, da tempo oramai è possibile utilizzare un servizio di Google che consente di scoprirlo, io personalmente se mi accorgo che mi è stata rubata una foto prima scrivo al furbacchione, poi se non le toglie dal suo sito scrivo all’agcom…
  4. Usa le statistiche per capire cosa non funziona, le chiacchiere stanno a zero e le sensazioni non hanno valore nel business, se dopo la modifica ad una pagina e la frequenza di rimbalzo aumenta, evidentemente la modifica non è buona, non ci vuole uno scienziato a capirlo, ma se  non avete dati a riguardo come fate poi a decidere?

Per mi sono dilungato anche troppo, avrai notato non ci sono immagini in questo articolo e anche questo non è un caso.