Olbia 1000, una sfida visionaria (ma vinta)

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Ho appena finito di leggere, Olbia 1000 un’avventura di sport e di amicizia, di Domenico Manchia. Un bel libro, che consiglio di leggere d’un fiato e poi rileggere dopo con più calma.

È una storia che per me inizia ai tempi del Liceo, perchè Domenico era un anno avanti a me e nonostante non ci siamo mai frequentati, in realtà ci diamo del tu e ci conosciamo da sempre: stessa scuola di una piccola città ora forse troppo cresciuta.

Olbia 1000 Un'Avventura di Sport e di Amicizia
“Olbia 1000 Un’Avventura di Sport e di Amicizia” appena finito di leggere.

Olbia 1000 però non è un libro di ricordi ma il racconto di un progetto vincente, una entusiasmante avventura per la nostra città. Domenico e tutti i testimoni raccolti in questo volume ci spiegano come è potuto accadere che 1000 persone arrivassero conseguire (in maniera gratuita) il brevetto Open Water Diver, il primo vero passo per accedere al mondo della subacquea secondo la didattica NASE. Forse il più grande corso di questo genere mai organizzato.

Quando a qualcuno ho detto che anche io avrei conseguito il brevetto sentivo parole come”Che bello! Vorrei provare anche io!“.

Fare… o non fare. Non c’è provare”  diceva il Maestro Joda.

E sappiamo come va a finire di solito: c’è chi non ha tempo, chi ha troppi impegni, chi gli fa male un mignolo, chi è allergico al cloro, al sale, all’aria ecc.

Fare… o non fare.”

Ecco, questo libro parla del fare, fare qualcosa di grande, farla in tanti, tutti insieme e bene. Ed io sono tra questi che hanno voluto mettersi in gioco. Perché il brevetto, non è regalato ne scontato, occorre impegno se non altro per ricambiare l’opera di chi volontariamente si è prestato per rendere possibile tutto questo.

Un corsista in immersione come si affaccia sul fotogramma
La limpidezza dell’acqua a poche centinaia di metri da porto di Olbia: stupefacente.

Si parla di organizzazione e di come i sogni grazie alla determinazione, all’impegno e al reciproco sostegno diventano cose reali.

L’avventura di Olbia 1000 ha il grande obiettivo di creare questa consapevolezza in un città, Olbia che per vocazione e posizione è la porta della Sardegna, la vetrina su un mondo che spesso chi viene a trovarci come turista conosce meglio di noi. Proprio perché sono impegnato in prima linea nel raccontare la mia terra, (chi segue il sito che curo insieme a Sara lo sa) ho sentito il dovere di parlare di Olbia 1000 e di questo libro, perchè sono convinto della bontà di questa idea.

Il racconto di Domenico si rivolge in primis agli allievi come me che hanno frequentato il più grande corso di subacquea che sia mai stato immaginato. È un ricordo tangibile e piacevole di queste settimane passate tra aula, piscina e acque libere, però è anche un modo per finanziare ulteriori iniziative che avranno una ricaduta importante sulla nostra comunità.

Per questo motivo il pubblico di questo volume non può essere limitato ai pur numerosi allievi che hanno frequentato il corso.

Il ricavato della vendita di Olbia 1000 Un’avventura di sport e di amicizia infatti è destinato in parte a sostenere l’associazione sensibilMente onlus che si occupa di tutela ed integrazione delle persone autistiche e in parte alla realizzazione di un progetto che fra pochi mesi vedrà avvicinare le persone affette da disabilità fisica al meraviglioso mondo della subacquea.

Perchè i limiti esistono, li abbiamo tutti e persone meno fortunate ne hanno anche qualcuno in più ma, troppo spesso aggiungiamo un carico di vincoli e freni irrazionali di cui davvero non ci sarebbe bisogno e ogni iniziativa che può liberarci da questi vincoli io trovo che sia lodevole.

Detto questo, andate da Mediterraneo Sport in Via Gabriele D’annunzio a Olbia e acquistate o  prenotate la vostra copia, anche se non siete stati allievi, le idee e le testimonianze che troverete in questa storia vi potranno essere di spunto per immaginare un mondo diverso e migliore e soprattutto per farlo diventare reale.

Mi piacerebbe che molte persone leggessero questo libro perché contiene idee importanti e in conclusione qualcuna la vorrei riassumere qui:

Difendiamo il nostro mare e la nostra terra che può essere la nostra più grande ricchezza.

Difendiamo e sviluppiamo la nostra comunità perché da soli non si hanno le forze per fare ciò che è necessario, figuriamoci ciò che è superfluo.

Tutti dobbiamo fare qualcosa per migliorare l’ambiente che ci circonda sia esso naturale o umano.

E poi divertiamoci, non dimentichiamoci di essere felici.